Silenziatori di Sfiato: Caratteristiche e Utilizzo

Fortunatamente, l’era dell’industria pesante invadente sta volgendo al termine grazie agli sforzi tecnologici mirati a ridurre l’impatto ambientale.

Purtroppo compressori, elettropompe e sistemi di distribuzione dell’aria invariabilmente producono una certa quantità di rumore legata sia alle vibrazioni intrinseche del motore, che possono essere agevolmente ridotte con sistemi ammortizzatori e sospensioni.

Sono quelle prodotte dall’effettivo flusso d’aria, che in alcuni casi possono essere molto fastidiose, in particolare per quanto riguarda le variazioni repentine e le emissioni continue da bocche con diametri compatibili con l’instaurarsi di regimi di risonanza.

Pertanto, è fondamentale equipaggiare tutti gli impianti con silenziatori, abbattitori di rumore per sfiati, camere di compensazione e cabine per far sì che il disturbo arrecato dall’attività produttiva all’ambiente circostante venga progressivamente ridotto fino quasi a scomparire.

Ci sono limiti invalicabili per la tecnologia attuale, ma la nostra azienda sin dalla sua fondazione lavora per cercare di ridurre il più possibile il margine guadagnando in prestazioni e silenziosità per ogni nuovo progetto.

Che cosa sono i silenziatori di sfiato

Un gas che esce da uno sfiato produce un rumore legato a diversi fattori che vanno dalle dimensioni del foro di uscita, alla velocità del flusso o la sua pressione. Si va da fischi acuti per alte pressioni che escono da tubature molto strette fino a borbottii cupi per bocche più larghe e pressioni più ridotte.

Se il disturbo locale può essere considerato molto spesso il problema principale per chi si trova ad operare nei pressi della struttura, non si può trascurare la presenza di un rumore proiettato in esterno, anche a parecchie centinaia di metri in base al tipo di ambiente in cui è inserito l’impianto.

Determinati sono la presenza di fonti di umidità variabile come campi, stagni e paludi, oltre che naturalmente la vicinanza di abitazioni.

Se non si provvede all’abbattimento locale dei rumori prodotti dagli impianti a volte si può scoprire come anche il disturbo che intorno alla fabbrica è considerabile sotto controllo, questo venga percepito a grande distanza con conseguenti problemi di gestione. I silenziatori di sfiato sono apparati che si montano sulle uscite del vapore sotto pressione e che provvedono a assorbire gran parte dell’energia vibrazionale residua sfruttando strutture alveolari, reticolati e materiali a varia densità o con la generazione di percorsi di espulsione complessi analoghi alle marmitte dei mezzi a motore.

Esistono varie tipologie di abbattitori acustici per flusso di gas sotto pressione, legate sia al punto di installazione sia al grado di pressione. Gli impianti produttivi devono essere per norma di legge dotati di questi sistemi e rispettare scrupolosamente i limiti imposti dalle normative, pena sanzioni, blocchi e l’obbligo di adesione alle indicazioni previste.

Silenziatori di sfiato di tipo PSP

Si tratta di sistemi di abbattimento del rumore emesso, dotati di una singola camera di espansione e di un sistema di assorbimento questi sistemi possono ridurre il rumore emesso fino a 75 dBa

Non richiedono particolare manutenzione, perché si tratta di dispositivi passivi realizzati con materiali a basso rischio di corrosione e che quindi riescono a sopportare lo stress del vapore per un tempo estremamente lungo senza richiedere interventi.

Nei silenziatori di sfiato il fluido si espande attraverso un sistema formato da uno o più grandi cilindrici metallici concentrici con pareti forate con buchi che hanno un’ampiezza tale da non produrre sibili o risonanze meccaniche.

I buchi dei singoli cilindri risultano essere non allineati fra loro. In questo modo l’aria non avrà mai un percorso che passa direttamente da un foro all’altro ma si troverà a impattare su una superficie che è coperta da materiale fonoassorbente in grado di impedire la propagazione del rumore dissipando nella sua struttura.

La costruzione è protetta da una lamiera forata ed è garantita per un funzionamento continuativo molto lungo.

Silenziatori a setti di tipo SVR

Si tratta di una soluzione che può essere impiegata sia all’interno di condotti destinati a processi di aspirazione che nelle tubature di scarico ed è costruita a partire da un insieme di setti separatori, hanno una configurazione standard che è normalizzata su una pressione di 100 mm di H2O ha con una temperatura di emissione di 130°C come valore standard.

Questi silenziatori presentano un’altissima efficienza nell’abbattimento del rumore. In fase di progettazione viene stabilita la dimensione del silenziatore, che è legata per questioni di risonanza e riflessione alla sezione del condotto a cui deve essere collegato e alle prestazioni di riduzione espresse in dBa che si desiderano ottenere.

I parametri di dimensionamento, che vengono tradotti in perdita di carico, lunghezza e sezione dipendono dai fattori di performance e si può entro limiti relativamente flessibili regolare per adattarli al tipo di installazione, ottenendo ottimi risultati dal punto di vista della riduzione del rumore.

Questo tipo di silenziatori funzionano con un assorbimento a passaggio diretto e hanno il grande vantaggio rispetto ai tipi PSP di presentare una bassissima perdita di carico, il che significa che la pressione in entrata e quella in uscita sono strettamente paragonabili e non c’è un’esigenza di pressurizzare tramite elettropompe o cambio di diametro per recuperare le performance del flusso d’aria.

Cabine e sonorizzanti

Nell’ambito dei silenziatori bisogna spendere alcune parole sulle cabine insonorizzanti che sono stanze progettate per ospitare macchine e che al loro interno possono contenere anche altri sistemi di abbattimento del rumore per ottenere un’attenuazione di base importante che raggiunge anche i 50 dBa che sono un ottimo punto di partenza per far crollare le emissioni sonore in esterno.

Le cabine sono stanze, di solito realizzate in metallo e dotate di materiali fonoassorbenti passivi e resistenti alla corrosione, ossidazione e attacco vegetativo che permettono di mantenere basso il rumore delle macchine e in molti casi di incrementare le performance dei silenziatori a passaggio diretto.

Non è consigliabile utilizzare le cabine per gli sfiati finali, poiché potrebbero creare un’atmosfera densa all’interno con rischi di condensa e altri problemi, ma in alcune applicazioni è possibile forzare un po’ la regola per affrontare problematiche altrimenti irrisolvibili.

Dalla richiesta al progetto

I nostri ingegneri si occupano di tutte le fasi di progettazione e realizzazione che partono dagli elementi acustici per identificare quale sia la configurazione ottimale per le performance richieste e offrire al tempo stesso la maggior convenienza e flessibilità per un’azienda che è alla ricerca di un prodotto che la possa accompagnare per tutta la sua vita utile, seguendo l’evoluzione dei sistemi e dei processi.

Successivamente provvediamo alla progettazione meccanica con un’analisi strutturale basata sulle dimensioni e i materiali da costruzione, orientata al suo futuro posizionamento all’interno del tuo impianto.

Teniamo nella massima considerazione un fattore rilevante come quello delle dinamica di fluidi che è critico, perché se si altera in maniera sostanziale la portanza, ovverosia il silenziatore risulta essere caricante per l’impianto, ci possono essere problemi di attendibilità del tuo risultato e di durata dell’apparecchio.

Ci sono poi da tenere in considerazione gli elementi di supporto come le flange, le alette, gli scarichi e i diffusori con i relativi ammortizzatori e la selezione dei materiali costruttivi che vanno dall’acciaio inossidabile a quello al carbonio per avere la resistenza alla corrosione richiesta dai tuoi processi.

È anche possibile utilizzare su richiesta componenti ad alta densità di nichel e garantiamo sempre l’impiego di materiali insonorizzanti non putrescibili come lana di vetro o minerali a totale incombustibilità per garantirti anni di funzionamento continuativo sicuro, senza la minima richiesta di manutenzione fino allo smaltimento terminale del dispositivo.